Aeronautica Militare/ Lockheed F-104 Starfighter. Storia di un mito.
Il Lockheed F-104 Starfighter E’¨ stato un aereo monomotore supersonico multi-ruolo, caccia intercettore ogni-tempo, d’attacco e d’assalto, ricognitore e d’addestramento con ala trapezoidale. Ne fu prodotta anche una versione radiocomandata (QFP).
La sua comparsa a metà degli anni cinquanta rappresenta una nuova tappa nella lunga evoluzione dell’aereo da combattimento: la capacità di operare a velocità doppia di quella del suono. Lo Starfighter
rappresenta anche l’oggetto di un vasto programma industriale combinato tra i paesi aderenti alla NATO, cui fu affidata la quasi totalità della produzione, in tutto 2.578 esemplari. Venne costruito oltre che negli Stati Uniti in Europa, in Canada e in Giappone e fu adottato da quasi tutte le nazioni alleate. Il servizio attivo della F-104 ebbe termine nel maggio 2004, nella Aeronautica Militare Italiana, quando era ormai un velivolo obsoleto, e non più in grado di svolgere compiti di difesa aerea, nonostante i continui aggiornamenti.
La F-104 entra in servizio nel 1958 con la United States Air Force (USAF), ma, sebbene dotato di buone prestazioni di tangenza massima e di velocità di salita che lo rendevano ideale come intercettore, possedeva una bassa manovrabilità, dovuta soprattutto alla scarsa superficie alare dell’ala trapezoidale, ereditata dall’essere stato concepito come un vettore di missili: i piloti avrebbero solo dovuto raggiungere un’area sicura da dove lanciare i loro missili contro l’obiettivo designato e poi ritornare alla base, senza ingaggiare combattimenti aerei ravvicinati. Ci implicava alte velocità di manovra (soprattutto in virata) con eccessivi spazi richiesti per i duelli ravvicinati ed a questo il motivo che lo ha reso negli anni sempre meno interessante.
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